Perché misurare la pressione arteriosa

Può capitare, spesso nei mesi più caldi, di avere giramenti di testa, vertigini, vista annebbiata, di fare fatica a fare le scale e alla peggio di avere uno svenimento improvviso. Sono sintomi che possono rivelare ipotensione o ipertensione, verificabili con il monitoraggio costante della pressione arteriosa.

La pressione arteriosa è un elemento fondamentale per monitorare l’andamento generale della propria salute. Misurare la pressione è importante anche per le persone senza particolari patologie, ma diventa essenziale se si soffre di specifici disturbi come quelli cardiovascolari e di diabete.

La misurazione della pressione è il primo e semplice gesto quotidiano da compiere per tenere sotto controllo i propri valori pressori.

I valori della pressione arteriosa non sono sempre fissi, anzi possono oscillare da un minuto all’altro, in ogni istante della giornata. Essi sono fisiologicamente più bassi durante il sonno e nelle prime ore del mattino, quando il corpo è a riposo.
Invece, il loro aumento può verificarsi a causa di uno sforzo fisico, perché i muscoli e l’apparato respiratorio hanno bisogno di più ossigeno, ma anche perché la contrazione muscolare tende ad occludere i vasi aumentando le resistenze periferiche.

I valori ottimali sono solitamente inferiori a 120/80.

 

In cosa consiste la misurazione della pressione arteriosa

Misurare la pressione sanguigna significa monitorare la forza con cui il sangue viene spinto dalla pompa cardiaca nei vasi; prende il nome di pressione arteriosa (PA) se si tratta di arterie, o di pressione venosa se si tratta di vene. Più è alta la pressione e maggiore è il lavoro (e la fatica) che deve compiere il cuore.

La pressione arteriosa è quindi determinata da tre fattori principali:

  • la quantità di sangue che viene immessa in circolo durante la sistole e sua viscosità (ematocrito)
  • la forza di contrazione del cuore
  • le resistenze offerte dai vasi (arterie e vene) al passaggio del flusso sanguigno;

Questi tre elementi subiscono un controllo esterno mediato soprattutto da stimoli ormonali e nervosi. Il nostro corpo è infatti in grado di regolare autonomamente la pressione cardiaca in base alle esigenze metaboliche dei vari organi. A causa dei ritmi circadiani la pressione arteriosa varia durante la giornata, raggiungendo i valori massimi durante la prima mattinata e nel tardo pomeriggio.

La pressione arteriosa è caratterizzata da due valori differenti che, rispettivamente, vengono definiti pressione arteriosa sistolica e diastolica, o più comunemente come “massima” e “minima”. 

  • La Pressione Sistolica: è un valore che corrisponde al massimo sforzo con cui il sangue viene espulso dal cuore ad ogni sua contrazione
  • La Pressione Diastolica: il suo valore, invece, corrisponde al momento di riposo del cuore, definito proprio diastole, ed è dato dalla sua durata e dalle resistenze periferiche

 

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